Avete mai usato un antibiotico? Sapete a cosa servono gli antibiotici? Servono a curare qualsiasi tipo di infezione, anche le più piccole. Cattive notizie. I batteri stanno diventando resistenti agli antibiotici. Questo significa che a breve non potremmo più curarci con essi? Che fine faremo? Moriremo per una semplice infezione? Perchè succede? E soprattutto: Ci sono delle soluzioni?
“La
prima regola degli antibiotici è cercare di non usarli,la seconda è
cercare di non usarne troppi”
(Paul
Marino)
Un allarme. La resistenza agli antibiotici.
La resistenza agli antibiotici è il fenomeno
in cui il batterio è resistente all' azione degli antibiotici.
Negli anni, l'antibiotico-resistenza è
diventata sempre più importante, sopratutto per quanto riguarda
ceppi batterici su cui la sensibilità a certi farmaci sembrava
indiscussa. L' incapacità dei farmaci di fronteggiare i batteri è
un problema della sanità mondiale.
Oggi questa problematica è diventata una vera
e propria priorità di sanità pubblica a livello mondiale,
non soltanto per le importanti implicazioni cliniche (aumento dei
malati, aumento della letalità delle malattie) ma anche a livello
economico, costi maggiori per le cure, per i ricoveri e per le
terapie.
Tuttavia, malgrado siano state investite
risorse, denaro ed energie al fine di aumentare la conoscenza dei
meccanismi di resistenza e nella ricerca di molecole sempre più
efficaci, la comparsa di resistenze agli antibiotici è al momento
più veloce dello sviluppo di nuove molecole.
Si
stima che in Europa 25mila persone muoiano ogni anno perché le
penicilline e i loro derivati
non
curano più.
Di recente, il giornale “La Repubblica” ha
lanciato un chiaro allarme: KLEBSIELLA PLEUMONIAE. Questo batterio ha
imparato a “scappare” dagli antibiotici. Alcuni infettologi hanno
parlato persino di: Pandemia, e l' Italia non ne è esclusa.
Questo batterio uccide il 40% delle persone colpite.
Come può questo batterio, resistere ad ogni
tipo di antibiotici? Modificandosi continuamente.
"Si usano troppi antibiotici in modo
non appropriato e i batteri sviluppano resistenze perché imparano a
conoscere le nostre armi, i ceppi resistenti aumentano tutti i loro
livelli", spiega Giovanni Rezza, esperto di malattie
infettive dell' istituto superiore di sanità
E il caso della Klebsiella Pleumoniae non è un
caso unico e isolato, ma è uno dei tanti casi (ricordiamo lo
stafilococco aureo, di cui parlerò in seguito), TUTTI i ceppi
batterici si stanno pian piano modificando per diventare resistenti
agli antibiotici.
Questo significa che in breve tempo, per via
degli antibiotici di cui facciamo largo uso, e che spesso troviamo
anche nella carne che mangiamo (dati da mangiare agli animali), o
nell' ambiente (quando vengono dispersi), semplici infezioni che oggi
consideriamo minori, di poco conto, diventeranno malattie mortali e
terribili.
Di chi è la colpa? Perchè si è verificata
una resistenza agli antibiotici?
La domanda sorge spontanea: CI SONO DELLE
SOLUZIONI? La risposta è sì.
E' una farmaco di origine naturale prodotta da
un microrganismo, capace di ucciderne un altro. L' origine del nome è
greca e significa: “Contro la vita”, questo, dovrebbe farci
riflettere.
La nascita degli antibiotici:
Lo sviluppo e l'impiego degli antibiotici,a
partire dal XX secolo, ha rivoluzionato l'approccio al trattamento e
alla prevenzione delle malattie infettive e delle infezioni ritenute
in passato incurabili. Possiamo immaginarla come una sorta di grande
rivoluzione. Come se, ai tempi nostri, malattie come il cancro o l'
AIDS potessero essere curate con una puntura.
Diede inizio a queste grandi scoperte:
Alexander Fleming, premio Nobel per la medicina, per aver scoperto la
penicillina nel 1928.
Dal 1935 ad oggi sono stati messi in commercio
più di cento tipi diversi di antibiotici.
La resistenza agli antibiotici:
Il problema della resistenza agli antibiotici è
complesso poiché fondato su molteplici fattori:
- L' aumentato uso di questi farmaci (incluso l'utilizzo non appropriato)
- L' uso degli antibiotici negli allevamenti animali
- La diffusione delle infezione ospedaliere
- Un aumento dei viaggi internazionali e quindi una maggiore diffusione dei ceppi.
Che tipi di resistenza ci sono?
La resistenza può essere naturale o acquisita.
NATURALE:tipica
dei microplasmi,che non avendo parete cellulare,hanno come
caratteristica la resistenza agli antibiotici.
ACQUISITA:è
generalmente scatenata da una precedente esposizione del patogeno
dell' antibiotico, e si attua secondo diversi meccanismi, di cui i
principali sono:
- la modifica del target batterico,
- la produzione da parte del batterio di enzimi inattivanti l' antibiotico,
- La ridotta permeabilità all' antibiotico stesso dalla cellula grazie ad un sistema di pompe attive che rigettano fuori il principio attivo dell' antibiotico.
Il batterio si divide, in modo da far sì che
dopo un po' di tempo, spostandosi il batterio sia capace di resistere
all' antibiotico. Appena appena viene somministrato l' antibiotico la
modificazione aumenta. Lentamente il batterio ne diverrà immune.
Negli
anni Ottanta,le case farmaceutiche si rendono contro alla resistenza
creata dagli antibiotici,ma non trovando una soluzione hanno
abbandonato la causa per seguirne di più redditizie.
Un
frutto della resistenza, molto famoso e sentito di questi tempi, è
lo stafilococco
aureo.
In Italia:
L'Italia,
la resistenza agli antibiotici sembra essere comparsa in modo
relativamente brusco verso la fine degli anni Settanta e i primi anni
Ottanta ed è successivamente aumentata fino a raggiungere un
andamento costante intorno all' 40% dalla fine degli anni Novanta.
Nel nostro paese, si registrano le frequenze si Staphylococcus aureus
meticillino-resistente (Mrsa) tra le più elevate in Europa.
Vi riporto l' ultima di dieci parti, del video che potete trovare tutti su Youtube: "L' avventura degli antibiotici" da cui ho tratto numerose fonti. Guardatelo, è veramente interessante.
LE SOLUZIONI?
Nel
1915 Fredrich
Twort,professore
di batteriologia, scopre nel fiume che bagna Cambrige, la misteriosa
scomparsa di alcune colonie di batteri. I batteri presenti nel fiume
scomparivano nel nulla, e lui non seppe spiegarsene il motivo.
Due anni dopo Felix D'
Herelle,(1873-1949) studiando le locuste, scopre lo stesso
fenomeno, ma quando pubblica i suoi studi, venne deriso da tutti,
perchè la sua personalità rivoluzionaria non era accettata all'
istituto di microbiologia Pasteur, dove lui studiava. D'Herelle, non
veniva finanziato, e non godeva dell' appoggio degli scienziati dell'
istituto Pasteur, decide di fuggire in Georgia. L'Unione Sovietica,al
contrario dell' occidente finanzia i suoi studi sui batteri.
L' istituto Pasteur aveva delle diramazioni
anche in Georgia, a Tiblisi.Il direttore è George
Eliava,che come Twort si era imbattuto nella scomparsa dei
batteri nei fiumi.
A Parigi incontra D'Herelle, e gli da piena
fiducia,confermando anche le sue esperienze.
In seguito al ricovero di un bambino di undici
anni, per dissenteria (malattia mortale all' epoca) D' Herelle,
afferma di avere la cura: I BATTERIOFAGI. Per dimostrarlo beve un
dosaggio cento volte superiore al necessario. La cura sul bambino
funziona.
Felix D' Herelle |
Il motivo era il seguente: Eliava aveva chiesto
ad un burocratico georgiano i fondi per l' istituto che voleva
costruire con D' Herelle, la richiesta era stata rifiutata.
Eliava, quindi aveva chiesto i finanziamenti a
Dvani, il burocrate georgiano lo incarcera per pura invidia.
Eliava muore in prigione nel 1937.
Nel 1938 viene completato l'istituto Eliava
(in onore di George, il direttore) . Nell' Unione Sovietica,ogni tipo
di infezione e malattia veniva curata con i batterifagi. D'Herelle,
venne candidato 33 volte al premio Nobel. Non lo vinse mai.
Dunque D' Herelle ed Eliava avevano scoperto un
organismo, che, anche se usato in dosaggi spropositati non causava
danni al corpo, capace di far sparire i batteri di qualsiasi genere.
I Batteriofagi.
Attualmente all' istituto Eliava c'è la più
grande raccolta di batteriofagi al mondo.
Cosa sono i BATTEROFAGI?
Detti brevemente: Fagi,ossia di quel gruppo di
virus che si comportano da parassiti nei confronti dai batteri e
infettandoli sono in grado di eliminarli senza l' uso di
antibiotici, e le controindicazioni ad esse legate.
I fagi sono dotati di una coda a forma di
siringa per iniettare il loro materiale genetico all' interno del
batterio,in pochi minuti il batterio si distrugge e produce
batteriofagi.
L'impiego dei batteriofagi per curare
svariate infezioni,come ad esempio il colera,veniva ostacolato dagli
interessi delle cause farmaceutiche nella produzione di
antibiotici,che davano maggiori profitti.
Attualmente,nel
nostro paese,i Batteriofagi, sono vietati e sconosciuti per far
spazio,probabilmente,agli interessi delle case farmaceutiche, anche
se tutt'ora le infezioni da ferite stanno diventando sempre più
resistenti agli antibiotici.
Un batteriofago |
Perchè nessun telegiornale ci parla dei
batteriofagi e dell' uso che possiamo farne?
I batteriofagi NON hanno le controindicazioni
degli antibiotici, curano l' infezione molto più rapidamente, il
batterio non può sviluppare resistenza nei confronti di essi, e non
fanno male se presi in grosse quantità perchè vengono eliminati
attraverso le urine.
In molti non ne sanno niente perchè gli
antibiotici causano grossi profitti alle case farmaceutiche. Le case
farmaceutiche guadagnano sulla nostra salute, tanto da aver
abbandonato il problema della resistenza per cause più redditizie.
Tanto da essere VIETARE i batteriofagi in molti paesi, tra cui l'
Italia.
Ci stanno vietando il diritto alla salute per i
soldi. SVEGLIAMOCI. Abbiamo il diritto di usufruire dei batteriofagi
per curare le nostre infezioni e le nostre malattie, altrimenti
andremo incontro ad una nuova peste, curiosamente causata dai mezzi
che avrebbero dovuto curarle, le malattie. Vi sembra giusto?
Voglio ringraziare particolarmente il mio prof
di chimica: Leschiutta G. Che si impegna con grande passione a far
conoscere i batteriofagi e la loro utilità nelle classi. Grazie al
quale sono riuscita io stessa a conoscerli, e a capire a cosa stiamo
andando incontro.
Silvia Cargnelutti
Fonti:
Wikipedia, Repubblica. IZSvenezie, filmati youtube:" L' avventura degli antibiotici".
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